Carlo Carretto non muove una critica alla catechesi, ovviamente. Piuttosto alle modalità con le quali sovente essa viene presentata nelle nostre comunità. Quando non è profezia ma scuola. Quando è proposta da esperti e non testimoni. Quando fa addormentare invece che risvegliare alla vita.
Non si tratta di trasmettere una formula, ma un «essere», una «pace», una «luce».
Si evangelizza con la propria vita, prima che con la propria parola.
Chi riduce il Vangelo a formule sarà un freddo amministratore, ma mai un profeta.
Gesù è venuto a portare il fuoco sulla terra, non il catechismo.
Chi si accontenta di fare il catechismo senza annunciarlo con la propria vita scriverà sulla sabbia che il vento della passione porterà via.
Le tonnellate e tonnellate di catechismo che sono state rovesciate nelle parrocchie e ruminate nei seminari ci hanno condotti all’attuale crisi in cui si sa tutto della Chiesa e di Cristo e non si crede più nella Chiesa e in Cristo.
5 commenti
sarahl ha detto:
16 Gen 2013
una gioia scoprire che non sono eretica come mi dicevano in parrocchia parecchi anni fa…. 🙂 Grazie
gabriele ha detto:
16 Gen 2013
Perfettamente d’accordo! Non ho nulla da aggiungere.
Daniele ha detto:
17 Gen 2013
Me ne accorgo dalle cose che fanno fare a mio figlio di 7 anni…. Memoria, formule senza contesto. Sono le stesse cose che non ricordo io. Per fortuna che ho l’Ac.
Gianluca Donati ha detto:
17 Gen 2013
Vedo un problema fondamentale: (no)i poveri catechisti sono ridotti a parlare ai nostri ragazzi per 25-30 minuti? In quel tempo “dobbiamo” prepararli ai sacramenti?! Certo, chi meglio e chi peggio, ce la mettiamo tutta e cerchiamo di testimoniare anche con la nostra vita, però io vedrei la testimonianza in maniera più “globale”: è la comunità tutta, parrocchiale, diocesana ecc., che deve dare testimonianza e con questa catechizzare i nostri ragazzi! Fargli assaporare e vivere la GIOIA di essere seguaci di Gesù!
Dino Pirri ha detto:
17 Gen 2013
Caro Gianluca, non si può avere un incontro significativo in una mezz’oretta. Né l’obiettivo della catechesi è la preparazione ai sacramenti, ma l’introduzione alla fede e alla vita della comunità cristiana, attraverso le tappe dei sacramenti. Forse a cominciare da queste due questioni è possibile correggere il tiro, affinché non sia vana la testimonianza personale. Prova a parlarne con il parroco e il gruppo dei catechisti. Magari vien fuori qualcosa di interessante.